Vittima della malasanità: contatta gli avvocati specialisti in malasanità

Quando ci rivolgiamo a un medico, solitamente, lo facciamo perché abbiamo qualche problema di salute che desideriamo risolvere. Tuttavia, sebbene siano episodi davvero spiacevoli e in certi casi delle vere tragedie, può accadere che il paziente non solo non venga curato ma che addirittura venga danneggiato. Purtroppo si tratta di dati statistici inconfutabili che evidenziano come la medicina, e i medici, non siano infallibili. Un errore tragico, una disattenzione, incuria, carenze strutturali, sono tra le cause più comuni degli episodi di mala sanità. Ma se disgraziatamente dovessimo trovarci coinvolti in uno di questi, quali sono i passi da compiere? Come ci si deve muovere per ottenere giustizia, ma soprattutto il giusto risarcimento per il danno subito? Ecco qualche suggerimento per chi è vittima della malasanità.

Quando si è vittima della malasanità

Mettiamo subito le mani avanti, il nostro Paese è pieno – fortunatamente – di bravissimi professionisti che esercitano con devozione, passione e competenza. Questo però non è sufficiente per negare l’esistenza di diversi episodi di malasanità. All’origine di queste situazioni possono esserci svariati fattori scatenanti e ogni storia è a sé. Certamente il fatto che i professionisti in ambito sanitario siano costretti a lavorare al limite delle possibilità è un dato assodato. Oggi la situazione della sanità in Italia non è certamente tra le più rosee.

 

 

Gravissime carenze strutturali, personale insufficiente e l’impossibilità di riuscire a espletare il proprio lavoro senza dover fare praticamente le acrobazie. Ovviamente in tutto questo scenario a rimetterci è sempre il paziente che si ritrova a dover fronteggiare non solo lunghissime liste d’attesa, ma spesso professionisti che vanno di fretta e che effettuano visite sommarie, non riconoscono delle patologie, le confondono, non le diagnosticano, operano nella sede non affetta dal problema, quindi compromettendo anche le parti del corpo sane.

Niente viene fato di proposito, ci mancherebbe, ma se un medico sbaglia, se una struttura ospedaliera non garantisce il servizio che dovrebbe e il paziente viene danneggiato, questi ha come minimo il diritto di essere risarcito, sebbene non significa che possa avere un recupero totale e dal punto di vista funzionale, estetico, o anche emotivo.

Come si richiede un indennizzo per danno da malasanità

Oggi come oggi non sono tanti i pazienti danneggiati che ritengono di essere nelle condizioni di poter richiedere un risarcimento per il danno subito. Il problema fondamentale è che molti non sanno di trovarsi nelle condizioni di poterlo fare. Molti non sanno a chi chiedere per essere tutelati e pensano che tanto tutto sarà inutile, che non hanno il denaro sufficiente per pagare l’onorario di un avvocato che si occupi di risarcimento danni, che tanto la legge è sempre dalla parte dei medici. Insomma, per tutti questi motivi la gente danneggiata si arrende ancora prima di aver avviato una richiesta di risarcimento.

Eppure, la richiesta dei danni all’altra parte, ovvero dal paziente danneggiato, dovrebbe sempre essere valutata perché se il danno è stato effettivamente cagionato per incuria o per errore medico, il risarcimento viene molto spesso erogato.Certo, non si tratta di un percorso semplice, questo va detto, ma se ci si affida a un professionista del settore le possibilità di essere risarciti sono notevoli.

Scegli il professionista più adatto alle tue esigenze

Ci sono tantissimi avvocati che si occupano di risarcimento danni anche in ambito sanitario. Ci sono quindi anche diverse formule di pagamento per tali prestazioni professionali. Molti professionisti offrono una prima consulenza gratuita e l’avvio della causa senza spese anticipate. Alcuni poi richiedono il pagamento di una percentuale in base all’indennizzo che viene erogato. Vale comunque la pena informarsi bene e non rinunciare a priori a un risarcimento se si ritiene di aver subito un danno causato da un episodio di malasanità.